Una tecnica innovativa che genera calore mirato in profondità nei tessuti.
Quando è la tecnologia a garantire il risultato
La radiofrequenza frazionata ad aghi è una metodica d’eccellenza ed una assoluta novità nel campo della medicina e chirurgia estetica. Ben lontana dalle tradizionali tecnologie di radiofrequenza, nelle quali il manipolo veniva passato sulla superficie cutanea, la moderna radiofrequenza frazionata ha molti dei vantaggi dei comuni laser, senza però avere gli effetti collaterali (come ad esempio il rossore per molti giorni o la desquamazione) di quest’ultimo.
Grazie alla modulabilità dell’energia degli impulsi trasmessi, la radiofrequenza ad aghi può essere utilizzata per inestetismi di natura differente, dalle cicatrici alle rughe, fino ad arrivare a migliorare la lassità cutanea. Trova indicazione soprattutto per il viso e il collo e in generale in tutte le zone dove si presentano tessuti non troppo sodi e compatti, come le braccia, addome, ginocchia e i glutei.
Il sistema, tramite una serie aghi sottilissimi (dello spessore di 2 decimi di mm), nascosti all'interno di un manipolo libera energia nella profondità della pelle lasciando indenne la superficie cutanea.
L’energia così liberata genera calore, con due effetti principali:
contrazione delle fibre collagene e stimolazione della produzione di nuove fibre collagene ed elastiche da parte dei fibroblasti, che si traducono clinicamente in un effetto tensionante e levigante allo stesso tempo.
La contrazione del collagene rappresenta l’effetto più precoce, visibilmente apprezzabile già nelle prime settimane dopo il trattamento, mentre la produzione di nuovo collagene si manifesta clinicamente nei 3-6 mesi successivi.
Si consiglia un ciclo di quattro sedute con un intervallo di distanza di due mesi e una di mantenimento ogni tre-sei mesi.
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